Recensione ?Alos / Xabier Iriondo – Endimione
10/12/2012 § Lascia un commento
Recensione ?Alos / Xabier Iriondo – Endimione (Brigadisco, 2012)
Prendendo in prestito le parole di Antonin Artaud potremmo spiegare un poco Endimione: “da un dedalo di gesti, atteggiamenti, grida lanciate nell’aria, da evoluzioni e giravolte che non lasciano inutilizzata nessuna parte dello spazio scenico, si sprigiona il senso di un nuovo linguaggio fisico basato su segni e non più su parole”. Perchè la voce graffiante di ?Alos (Ovo, Allun) con i mille suono di Xabier Iriondo (Six Minute War Madness, A short Apnea, Un code Duello, The Shipwreck Bag Show, Afterhours etc etc) si ispirano al mondo sofferto e ai Madrigali del regista/attore, scrittore e commediografo francese.
I titoli di queste otto canzoni portano dei nomi, nomi di persone che furono legate realmente ad Artaud: il poeta ed amico “Georges Gabory” è qui presente in un electro-blackmetal che, messo come incipit del disco, irrompe nelle orecchie dell’ascoltatore per definire meglio il connubio dei due musicisti. “Robert Mortier” è una lettura (così come “Florent Fels”) sapientemente legata ai suoni e ai rumori organizzati da Iriondo che accompagnano ora la voce sussurrata di ?Alos. “Marguerite Jamoise” è un mantra teatrale oscuro, dove la voce diventa un vero e proprio strumento e un nuovo linguaggio sonoro vi porterà molto lontano.
La psichedelia in evoluzione di “Simone Dulac” riesce a coinvolgere e a staccare l’ascoltatore, per un momento, dal baratro tetro ed oscuro del progetto; il grammofono suona inizialmente in “Genica Atanasiou” ma la Pedretti ci canta/growl-eggia sopra come se fosse un Keiji Haino nostrano, distruggendo questa iniziale tranquillità. “Cruel Restaurant” (che è anche il titolo di un film horror/assurdo giapponese) è brutalità sonora che si intreccia con delle vibrazioni elettriche e con musiche francesi che escono ancora una volta dai grammofoni, ed è così che si chiude il difficile Endimione.
Un lavoro particolare, ben costruito e decisamente riuscito, non è musica semplice e leggera ma invito soprattutto i curiosi ad ascoltarlo almeno una volta. I fan e gli amanti del genere possono invece stare tranquilli, c’è tutto quello che volevate.
Tracklist:
01. Georges Gabory
02. Robert Mortier
03. Marguerite Jamoi
04. Florent Fels
05. Simone Dulac
06. Genica Atanasiou
07. Charles Dullin
08. Cruel Restaurant
?Alos: www.signorinaalos.com
Xabier Iriondo: www.xabieririondo.com
Casa Discografica: www.brigadisco.it
(Hank – Recensione su Eyeonmusica)
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