Recensione Black Eyed Dog – Too Many Late Nights
20/06/2012 § Lascia un commento
Recensione Black Eyed Dog – Too Many Late Nights (800A Records, 2012)
Fabio Parrinello (voce, chitarra, mandolino), oggi non più da solo ma con Anna Balestrieri (voce, chitarre e piano) e Alessandro Falzone (chitarra e batteria), è arrivato al terzo lavoro discografico, prodotto dalla palermitana 800A Records, intitolato “Too many late nights”.
Sentendo l’iniziale blues psicotico e molto americano di “When i was married to you” si capisce quanto sporco, elettrico e desertico possa essere il disco: una notevole trasformazione se pensiamo ai suoi dischi precedenti. Il missaggio, qui bisogna dirlo, è stato eseguito da JD Foster ( Calexico, Marc Ribot, Vinicio Capossela per esempio) e da Hugo Race (Nick Cave & The Bad Seeds), un mix tra Stati Uniti e Australia ovvero un volo sonoro di tutto rispetto per un cambio che ci sta tutto.
C’è sempre Nick Drake che però accoglie Tom Waits e Lou Reed, variando tra classici folk-psichedelici, celebrazioni corali (“Dixie Gipsy”) e soul d’annata (“Land’s End Sanctuary”), che dire? Sembrerebbe la maturità dei Black Eyed Dog oppure si tratta di un cambio di rotta dovuto all’innesto dei nuovi polistrumentisti; l’unica cosa da dire è che il risultato è buono ed è meglio andare avanti su questo binario arrugginito del folk-psycho-blues.
Questo è il primo album come trio e chissà cosa può succedere con il tempo. Per la cronaca la bella copertina è stata disegnata dall’illustratore e fumettista Andrea Bruno.
Tracklist:
01. When I Was Married To You
02. It Turns You On
03. Dixie Gipsy, Babe
04. Blowing Horns in Heaven
05. Heather
06. Crazy To The Bone
07. Sister
08. Land’s End Sanctuary
09. War Child
10. Paper Cuts, Light Green
BandCamp: blackeyeddog.bandcamp.com
Facebook: www.facebook.com/theblackeyeddog
Casa Discografica: www.800acard.it
(Hank)
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