Recensione Verbal – Verbal
07/04/2012 § Lascia un commento
Recensione Verbal – Verbal (Neverlab, 2012)
I Verbal sono al debutto con questo loro album omonimo, spalleggiati da Neverlab, ma non sono dei ragazzi senza esperienza o a digiuno da concerti ed esibizioni live, tant’è che li vidi anche alla festa del primo maggio al Bloom di Mezzago nel 2011 (Neverland è il nome dell’evento, che si ripete ogni anno sempre con tanti gruppi/cantanti interessanti).
Isaia Invernizzi (chitarra, omnichord), Marco Parimbelli (chitarra, glock, percussioni), Sebastiano Ruggeri (batteria), Gregorio Conti (basso) e il polistrumentista Marco Torriani (tastiere, voci sature, campionatore, tubi, giocattoli e sonagli) formano questo gruppo sostanzioso, affollato da suoni, idee e potenze sonore. La musica dei Verbal è definibile come post-rock, non proprio classico, che cede alle tentazioni di un sound lievemente più math, noise, spigoloso e rumoroso; il pericolo di proporre la “solita cosa post-rock” è quindi scongiurata da questa loro inquietudine sonora che li vede molto più aperti di altri gruppi del genere.
L’unico problema, che rimane sempre e comunque per un disco simile, è che pur avendo buoni punti di partenza rimanga un po’ ripetitivo e stancante (sicuramente meglio sul palco). Queste sei tracce parlano di persone, senza dire troppe parole (in quanto strumentali con voci sature e che dicono assai poco). Che siano di fantasia o reali sta a voi scoprirlo ma alla fine è la musica quella che conta: non bisogna tenere alta la curiosità dell’ascoltatore con storie e paroloni per poi congelarlo in una forma ben suonata ma abbastanza statica.
E’ un debutto e bisogna apprezzare quanto c’è di buono, cambiare o rimodellare quello che non funziona e riprovarci perchè può funzionare eccome.
Tracklist:
01. Double D Marvin
02. Kaspar Hauser
03. Coronado
04. Orwell
05. Benny Hill (Hates sports)
06. Kobayashi
Sito Internet: www.verbalband.com
Casa Discografica: www.neverlab.it
(Hank – Recensione su Eyeonmusica)
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