Recensione Babel – Babelizm
29/02/2012 § Lascia un commento
Recensione Babel – Babelizm (Lo Scafandro/UPR, 2012)
La world music è un genere di musica vasto e delicato (potremmo passare delle ore a definirlo correttamente), adoro alcune musiche etniche promosse dalla Felmay e la miscela di diverse sonorità non mi è nuova, ma in "Babelizam" non c’è molto che mi soddisfi e sotto molti aspetti (già l’artwork presenta il disco in modo assai scontato).
In questo gruppo, nato tra Modena e Correggio, c’è Giovanni Rubbiani (per un decennio chitarrista e compositore dei Modena City Ramblers), la cantante italo-indiana Jyoti Guidetti , Fabrizio Taver Tavernelli alla voce ed elettronica primordiale, Gianluca Calò dei Krasi al basso, il musicista greco di formazione classica Vangelis Merkuris, il DJ e produttore Alessandro Bartoli e il violinista bosniaco Mario Sehtl. Un insieme di persone e di musicisti che dovrebbero fare bene, visto il comunicato stampa molto ottimista. “Babelizm”, in sostanza, vuole raccontare la società multietnica, è legato al passato e alle tradizioni quanto al futuro e alle nuove tecnologie ma in modo piatto.
La banalità è nelle liriche, dei testi che sono quelli che ci si aspetta di trovare senza nessuna sorpresa e genialità; utilizzare dei suoni del deserto, dei sapori mediterranei e balcanici presi dal mananuale e sostenerli con l’elettronica insipida. Titoli come “Bada la Badante”, “Bande con la Benda” e “Pakistano Reggiano” non li sentivo dai tempi delle medie nelle compilation di PUNKina SKAssata. Dieci canzoni, non somo molte, ma per me è stato davvero difficile arrivare fino alla fine con la più classica e speziata “Bionda”.
Non lo consiglerei davvero.
Tracklist:
01. Cose che cambiano
02. Jamila
03. Pakistano reggiano
04. Mi hanno insegnato
05. Cuchcuch
06. Bande con la benda
07. Bada la badante
08. Aprile
09. Deserto
10. Bionda
MySpace: www.myspace.com/babelbazar
Lo Scafandro: www.loscafandro.it
(Hank)
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