Recensione One Way Ticket – L’infezione
21/02/2012 § Lascia un commento
One Way Ticket – L’infezione ( Otium Rec, 2012)
Il nome degli One Way Ticket, ovvero Giorgio Visimberga alla chitarra, Guido Lioi alla batteria e Marcello Magro al basso, ritorna in circolo dopo tanto tempo; "L’infezione" è il loro secondo disco che segue "Ora et Labora" del 2009 e l’Ep precedente "Fase di decollo" (accolto positivamente dalla critica musicale).
I ragazzi non vogliono omologarsi, non amano le nuove tecnologie e pensano alla televisione come un cumulo di immondizia; la politica è presente nel disco giusto per fare dell’ironia (sentitevi "Vaginocrazia") ed il menefreghismo proprio non lo possono sopportare (attenti a capire bene dove vuole andare a parare il testo de "L’infezione", la title-track manifesto). Gli One Way Ticket sono per il rock duro, granitico ma non originalissimo: pensate a dei Soundgarden italianizzati con alla voce Manuel Agnelli degli Afterhours ed è fatta. "H2Odio" apre ironicamente l’album con il bambino di Shining che ripete redrum (leggete al contrario) e non è il solo frammento del film, ma il gruppo ama giocare e si sente anche nelle tracce successive.
L’infezione passa senza troppe cure, non è poi così reistente, lasciando al paziente una sensazione conosciuta a molti: quella di avere tra le mani un disco che non verrà riascoltato spesso.
Peccato.
Tracklist:
01. H2Odio
02. Accerchiato
03. L’infezione
04. Non tutto ciò che brilla
05. Distrazioni
06. La sindrome dell’essere perfetto
07. Visionaria
08. Vaginocrazia
09. Elettricità
10. Poca luce
11. Comparse
12. Tra due orizzonti
13. Sanguisuga
Sito Internet: www.owtspace.com
MySpace: www.myspace.com/owtbandonewayticket
(Hank – Scritto per www.ondalternativa.it)
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