Port Royal… seconda gemma.
30/05/2007 § Lascia un commento
Port Royal – Afraid to Dance (Resonant, 2007)
La musica italiana è in crisi: luogo comune con un’ottima percentuale di verità. Eppure di roba buona ne viene prodotta, ma essa gode di scarsissima visibilità: bisogna scavare a fondo per scovarla e pochi gruppi possono mantenersi e permettersi di maturare in pace. Chissà quante piante giovani al quale non è permesso di germogliare vengono estirpate o seccano.
E’ ormai prassi che chi produce musica in Italia che si discosti dal sanremese o dal rock più classico (e non basta: come i Perturbazione non godano di notorietà e successo è, per chi scrive e molti altri, un discreto mistero) debba fare una gran fatica e, talvolta, cercare distribuzione all’estero.
L’album dei genovesi Port Royal, distribuito dall’etichetta inglese Resonant, è un ottimo esempio del meccanismo perverso. E’ un disco insolito, all’interno di un panorama nazionale assai piatto e prevedibile, che ha dovuto migrare all’estero per trovare una distribuzione. Un album bello, variopinto, dedito al post rock e ricco di mille sfumature elettroniche, con infiniti rimandi a musica ben conosciuta (Album Leaf e, soprattutto, i Múm), bei suoni, tanta scadenza da rimanere incantati.
Fa niente se l’insieme ha qualche piccolo difetto, se a tratti il tutto appare troppo lungo: è un bellissimo lavoro. Dannatamente piacevole, ispirato, talvolta entusiasmante. Merita ben altra vetrina.
Tracklist:
1. Bahnhof Zoo
2. Pauline Bokour
3. Anya: Sehnsucht
4. German Bigflies
5. Deca-Dance
6. Roliga Timmen (Longing Machines)
7. Internet Love
8. Leitmotiv/Glasnost
9. Putin Vs Valery
10. Attorney Very Bad (aka The Worst)
Sito gruppo: www.port-royal.it – www.myspace.com/uptheroyals
Casa discografica: www.resonantlabel.com
(Tommy)
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