Violetta Beauregarde
25/09/2006 § Lascia un commento
Miss Violetta Beauregarde – Odi Profanum Vulgus Et Arceo (Temporary Residence, 2006)
Violetta si affida alla Temporary per il suo secondo lavoro di 20 minuti scarsi, composto da 16 canzoni che invocano l’hardcore.
Anche la Miss grida e si tiene distante, in modo snob, dalla massa citando Orazio: "Odio la massa ignorante e la tengo lontana" – Carmina III, 1. Ma lasciamo perdere il personaggio che, per forza di cose, vuole far parlare di se; addentriamoci in questi beats, dirottati dal basso pulsante, verso una rabbia libera di agire.
Possiamo sentirla urlare ("Flanger When You Die"), alterare la sua voce ("I’m the Tiennamen Square Guy and You All Are the Fucking Thanks") od avere un perfetto esempio di una vocina in Suicide Girls Style. L’elettronica viaggia che è una meraviglia ("Adolf Hitler’s Emotional Side") tra brani strumentali e vere bombe hardcore ("The Man Who Shot at the Squirrels – a tribute to Glen Benton") e schizzi informativi ("Indie Bad, Gabber Good").
Violetta è cattiva ed istintiva, il disco è accattivante ed ironico ma non lascia il segno e non porta da nessuna parte.
Sito Internet: www.violettasucks.com
Blog: heidi666.splinder.com
Casa Discografica: www.temporaryresidence.com
MP3: "The Unbearable Lightness of a Farm Tractor"
(Hank)
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