TBH – Lindescrivibile alle parole (Jestrai, 2005)
14/11/2005 § Lascia un commento
I TBH si formano a Monza nel 1993 e hanno alle spalle un album ("Tutti contro bob", 2003) e un ep ("Emanuele dopo ep", 2004), entrambi apparsi su Jestrai.
Questo secondo album, che viene dopo 12 anni di attività, racconta storie ed emozioni, fotogrammi di vita quotidiana in fuga nel tempo, cose che non è facile descrivere a parole. E, nonostante il titolo eloquente, dai nove pezzi del disco emerge forte il gusto di raccontare, di disegnare scene e sentimenti con linee inedite e parole evocative. "L’indescrivibile alle parole" tenta di raccontare ciò che di per sé rifiuta di farsi descrivere agilmente.
I TBH suonano un rock melodico, intessuto di elettronica e accarezzato dalla voce delicata di Tatiana. Suoni tenui e leggeri, che scorrono via lenti e lievi; quello che manca in certi punti è il movimento: gli scenari disegnati dai TBH sono in certi punti poco mossi, manca qualcosa a rompere la monotonia. I pezzi migliori sono quelli dove il mix tra rock delicato ed elettronica risulta più equilibrato e dinamico: l’apripista "Fiori", le orecchiabili "L’importanza di ricordare" e "Ho indossato la giacca", l’ipnotica "If you come to me".
Se gli arrangiamenti risultano in certi punti poco originali, buona è comunque la sezione ritmica, e in particolare le linee di basso. "Sono ferma anche stando in movimento / e brucio come brucia il silenzio" canta Tatiana ne "L’immobilità del silenzio": una frase che rende bene a mio avviso l’attitudine dei TBH.
Sito Internet: www.tbh.it
Casa discografica: www.jestrai.com
(LeBleuDesordre)
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